I rifugi per la protezione antiaerea in Bergamo

Dopo alcuni mesi di ricerca “sul campo” e presso gli archivi della Biblioteca Civica A. Mai o dell'Archivio di Stato di Bergamo è stato possibile risalire, in modo preciso, alla cronologia di costruzione dei rifugi realizzati in città durante la seconda guerra mondiale.

La necessità di una protezione antiaerea coordinata venne stabilita in un documento del Ministero  della Guerra, Comitato Centrale Interministeriale Protezione Antiaerea, datato 10 giugno 1934 che elencava norme e disposizioni che dovevano essere elaborate ed applicate da ogni Comitato Provinciale per evitare danni in caso di attacco aereo.

Solo nel 1940 si inizia a parlare di vera e propria protezione antiaerea: vengono censiti gli ambienti già esistenti che potevano costituire rifugio durante un attacco, si preparano progetti di adattamento di questi ambienti (strutture in legno per  rinforzo, costruzione di muri antisoffio e doppie uscite, ecc.) e progetti per le “trincee di mascheramento”. Dal censimento risultano idonei 44 locali per una capienza complessiva di circa 11.300 persone e si prevede la costruzione di 18 trincee capaci di contenerne in totale un migliaio.

A lavori ultimati, alla fine del 1941 Bergamo era dotata di un centinaio di rifugi collettivi pubblici ricavati in locali sotterranei di strutture esistenti per una capienza complessiva di 19.956 persone mentre i ricoveri privati, destinati ad un numero molto limitato di famiglie, non sono stati censiti.

Il progetto e la costruzione di strutture sotterranee non inglobate in edifici pubblici o privati inizia nel 1942. In questo anno vengono appaltati i lavori per la realizzazione di 16 rifugi tubolari per una capienza complessiva di 5.300 persone.

Nel 1943/44 se ne costruiscono altri 19 per 8300 persone.

Nel ‘44 si da pure inizio alla costruzione dei rifugi in galleria: 15 rifugi da scavare sotto le colline di Città Alta per capienza complessiva di circa 14.000 persone.

Un ulteriore rifugio, che non è possibile inserire nelle tipologie precedenti, è il ricovero di Piazza Dante costruito in Bergamo Bassa.

La protezione antiaerea non si riferiva comunque solo a persone ma anche a beni di valore di vario genere. Un esempio di struttura utilizzata durante la guerra per tale scopo è la cannoniera di San Giacomo posta nel baluardo omonimo.

 

Nella sezione relativa alle pubblicazioni del G.S.B. le Nottole è possibile scaricare la Nottografia dei rifugi antiaerei progettati e costruiti a Bergamo durante la seconda guerra mondiale.

 

RIFUGI TUBOLARI

RIFUGI IN GALLERIA

RICOVERO DI PIAZZA DANTE

RICOVERO NELLA CANNONIERA DI SAN GIACOMO

 

 

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