I rifugi per la protezione antiaerea in Ponte San Pietro (BG)

La presenza sul territorio di Ponte San Pietro di un ponte ferroviario della linea Bergamo - Milano ha reso tale cittadina obiettivo di bombardamenti da parte delle truppe alleate fra il 1944 ed il 1945, nel tentativo di bloccare le comunicazioni su questa tratta.

A partire dal 1942 il Comune ha costruito, in vari punti della città, alcune strutture per la protezione della popolazione.

Oltre ai "rifugi casalinghi" privati, i ricoveri pubblici principali erano quattro: quello di "Casa Avogadro" (uno scantinato attrezzato in via Garibaldi 9), quello delle scuole elementari di via Piave con struttura "tubolare", il ricovero del Parco delle Rimembranze o del Famedio ed infine il ricovero del torrente Quisa.

Esistevano inoltre alcune "trincee paraschegge" in vari punti della città.

 

 

Devastazioni causate dal bombardamento del 4 novembre 1944. Sullo sfondo le arcate del ponte ferroviario

(Fotografia dell'Archivio Storico dell'Immagine di Ponte San Pietro)

 

 

RIFUGIO ANTIAEREO DEL PARCO DELLE RIMEMBRANZE (FAMEDIO)

Gli ingressi al rifugio sono situati tra piazza della Libertà e via Moioli.

Attualmente solo un accesso è agibile e permette di raggiungere la struttura interna del ricovero costituita da due ampie gallerie parallele, collegate con un'uscita di emergenza/pozzo di ventilazione chiuso in superficie. La struttura è stata costruita dall'impresa SARMAS di Ponte San Pietro.

Le due gallerie, lunghe 60 metri, all'imbocco presentano robusti muri antisoffio. Il rifugio era dotato di servizi igienici.

Alla fine della guerra, secondo testimonianze, il ricovero è stato utilizzato per circa due anni quale magazzino della Cooperativa Legler, in attesa della ricostruzione della sede danneggiata dai bombardamenti.

 

Questo ricovero è stato riaperto al pubblico per la prima volta, grazie all'interessamento dell'Assessorato alla Cultura e del Gruppo Cultura di Ponte San Pietro, in occasione della festa del 4 novembre 2012 che, oltre ad essere festività nazionale, per Ponte San Pietro rappresenta la ricorrenza di uno dei bombardamenti avvenuti nel 1944. 

E' stata inoltre organizzata una mostra di fotografie e documenti legati ai bombardamenti ed alla protezione antiaerea della quale è possibile scaricare la brochure (.pdf 800 kB)

 

 

Uno dei due ingressi al rifugio con il muro antisoffio di protezione.

(Fotografia M. Glanzer - Archivio G.S.B. le Nottole)

 

 

Una parte della galleria ricovero. A sinistra si intravede l'ingresso della galleria

che costituiva l'uscita di emergenza e pozzo di ventilazione.

(Fotografia M. Glanzer - Archivio G.S.B. le Nottole)

 

 

 

RIFUGIO IN GALLERIA DEL TORRENTE QUISA

Il rifugio era dotato di tre ingressi: l'unico rimasto agibile è situato sul greto del torrente Quisa, gli altri erano lungo via V. Emanuele II e nell'attuale piazza SS. Pietro e Paolo. Quest'ultimo è stato chiuso per la costruzione del campanile della chiesa nuova.

La galleria ricovero ha lunghezza totale di circa 160 metri per una capienza di 800 persone circa.

Anche questo ricovero, come il precedente, è stato costruito dall'impresa SARMAS.

 

 

L'arrivo della galleria di ingresso da piazza SS. Pietro e Paolo nel punto di unione delle gallerie principali di ricovero.

Sulla sinistra una piccola camera di servizio, a destra i servizi igienici.

(Fotografia M. Glanzer - Archivio G.S.B. le Nottole)

 

 

Le gallerie principali di ricovero. 

(Fotografia M. Glanzer - Archivio G.S.B. le Nottole)

 

 

RIFUGIO ANTIAEREO TUBOLARE SCUOLE ELEMENTARI DI VIA PIAVE

Rifugio dalla caratteristica forma "a tubo" era al servizio degli alunni ed insegnanti delle scuole elementari. Era dotato di due ingressi: l'unico rimasto agibile è quello verso via Verdi mentre l'altro, sul lato opposto, è stato demolito con un tratto di ricovero.

La costruzione risale ai primi mesi del 1943. La capienza doveva essere di circa 150 persone.

 

 

Uno dei tratti tubolari superstiti del rifugio, attualmente utilizzato quale piccolo magazzino.

(Fotografia M. Glanzer - Archivio G.S.B. le Nottole)

 

 

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